Successe dopo aver assistito ad un strasmissione
televisiva: La notte dei maghi; che trovai alcuanto noiosa e i
presunti maghi, solo Ciarlatani.
Alle telefonate in arrivo, chiedevano: come si
chiamava, quanti anni aveva e cosa voleva.
Tutto quello che un vero mago doveva sapere, senza chiederlo.
Così con quel pensiero, me ne andai al letto e la
notte sognai di essere un vero mago.
Stavo vedendo la televisione nella trasmissione: La notte dei maghi e poco dopo presi il
telefono e chiamai la sede del canale chiedendo di mettermi in contatto con la
presentatrice.
Chi mi rispose al telefono, cercò delle scuse per
non mettermi in contatto; al che, lo chiamai per nome: « Claudio, cerca di non
fare il furbo con me, se non vuoi che telefoni a tua moglie raccontanto di come
passi il tempo fuori casa con una certa Marcella. »
Claudio mi domandò chi ero, al che dissi: « Un
mago, e come mago, conosco tutto di tutti. »
Venni messo in contatto con Caterina; la
presentatrice del programma in corso.
Caterina mi chiese chi ero, le dissi: « Un mago,
non il ciarlatano di colore scuro che si trova al suo fianco. »
Il mago in questione fece l’offeso; al che gli
dissi che un vero mago non chiede il nome e l’età a chi telefona, lo dovrebbe
conoscere al momento che riceve la telefonata.
Caterina volle da me una prova.
« Sotto il vestito, lei indossa una sottoveste rosa, la marca è Impromptu
di taglia 38. »
Caterina rimase imbarazzata, non sapendo che dire,
la salvò una telefonata in arrivo.
Come disse pronto, intervenni dicendo: « Si chiama
Marianna, ha 63 anni e telefona da Ponte do Rol, il suo telefono è: 261.317.243
dica se è esatto? »
La
Signora Marianna disse che era tutto esatto e
volle sapere come avevo fatto.
Le risposi che ero un mago e se voleva, le avrei
detto il nome di suo marito, l’età, la data del loro matrimonio e il nome e
l’età dei suoi tre figli.
Caterina disse che probabilmente conoscevo quella
donna e che sicuramente era stato precedentemente combinato tra noi.
Nonostante le proteste della signora Marianna,
Caterina non le credette.
Dissi alla signora Marianna di continuare a
guardare la televisione, di non essere nervosa e non mangiare le unghie.
Lei confermò il suo stato e che si stava rodendo le unghie.
Chiesi a Caterina di lasciare la sala, telefonare
a chi voleva, chiedendo di richiamare in sala.
Mentre la presentatrice s’assentava, alcune
persone del pubblico cominciarono a ridere, al che, chiesi al Cameramen di nome
Mario Serra il quale si trovava sulla destra del pubblico (che non vedevo e
conoscevo), di inquadrarmi gli spettatori e indicando una donna nel pubblico,
dissi: « Para lì. Lei con il vestito castagno, la maglia color crema a collo
alto e il giaccone nero in tessuto di lana al 60%, calza stivali Active Wear in
pelle castagno chiaro taglia 38; quando ride gli si muove la dentiera. »
La donna in questione smise di ridere e si portò
la mano destra alla bocca.
Tutti si ammutolirono.
Tornò Caterina e poco dopo squillò il telefono.
Voce di uomo: « Pronto! »
« Al telefono c’è il signor Augusto Francesco
Gatto di Lisbona, nato a Val Formoso il 27 Maggio 1924, sposato con la signora
Rosa Pigneiro nata a Foz do Sousa il 17 Agosto 1935, madre di quattro figli,
Paolo, Giovanna, Andrea e Giuseppe. »
Mi fermai, chiedendo la conferma.
Tutto esatto.
« Allora, non mi dica che conosco suo zio? »
Caterina non poté dire nulla al contrario, ammise
di non aver mai conosciuto un vero mago.
Volle sapere il mio nome e da dove chiamavo.
Inventai un nome di un mago: « Il mio nome è
Merlino, da dove chiamo, non dal Portogallo, conosco il passato, presente e il
futuro; che però non posso rivelare in anticipo. »
« E allora come può dimostrare, che conosce il futuro? »
« Posso scriverlo su una carta che si potra
leggere solo quando lo dirò; se volete, ve ne posso dare una prova. Domani
riceverete una lettera in cui vi rivelerò quello che vi accadrà fra una
settimana a partire da oggi. »
Riattaccai il telefono interrompendo la comunicazione.
La sera seguente, nella stessa trasmissione,
Caterina mostrò la lettera ricevuta sulla cui busta oltre il suo indirizzo, in
stampatello, c’era scritto: Non aprire se non ve lo dico.
Probabilmente Caterina aveva avvertito il
centralino telefonico perché al momento che chiamai, venni messo in collecamento
con Caterina.
« Buona sera Caterina, oggi siete più elegante di
ieri sera; non dirò quello che non si vede. Vedo che avete ricevuto la mia
lettera; non c’è l’affrancatura, così non potete sapere da dove è partita. Ve
l’ho fatta recapitare da un mio piccione viaggiatore. La potete aprire. Come
vedete, contiene un foglio bianco. Ora rimettetelo nella busta che consegnerete
al Notaio Manuele che verrà tra poco. La riavrete fra sei giorni e quando
l’aprirete, invece del foglio bianco, troverete la conferma di quello che ho
scritto ieri e che vi accadrà la mattina del giorno 8.»
Caterina fece quello che le avevo chiesto,
consegnando la lettera al notaio e quando fece per chiedermi qualcosa, vide che
avevo riattaccato.
La trasmissione continuò con la presentazione di
altri maghi, che fecero i vari trucchi di magia che però non destarono grandi
interessi tra il pubblico presente.
Così pure le sere successive.
Giunse la sera del giorno 8.
Caterina si presentò e con lei, c’era il Notaio,
che le consegnò la lettera ricevuta la settimana anteriore; la mostrò al
pubblico presente e a quelli che seguivano la trasmissione dalle proprie case,
che la busta era chiusa, come era stata consegnata.
Caterina l’aprì e dopo aver letto il foglio che vi
conteneva, mostrò il foglio che una settimana prima era bianco, scritto con una
penna d’oca e con una calligrafia ben chiara; confermando quello che c’era
scritto.
Quella mattina Caterina aveva ricevuto la visita
del suo ex marito che le chiedeva una riappacificazione anche a nome dei loro
due figli Massimo e Riccardo.
Caterina si rivolse a me che non avevo chiamato,
ma che la stavo seguendo alla televisione.
« Ora credo veramente a quello che avevi detto la
settimana passata, solo un
mago può conoscere il futuro. Avrei piacere, come
lo avrebbe il pubblico se
potesse venire alla trasmissione in corso. »
Risposi telefonando.
« Nessuno conosce il mio volto, molti mi
ascoltano, ma essendo molto ricercato: sia dalla polizia, che dalla malavita;
chi per stringermi la mano, chi per stringermi il collo. Così preferisco
restare invisibile. Chi ha bisogno del mio aiuto, può mettere un annuncio sul
quotidiano che si trova anche all’estero
nel seguente modo: « Ho bisogno del tuo aiuto » unendo il proprio numero
telefonico. Io guardo con l’internet, tutti i giornali del mondo e rispondo a
tutti, ad ognuno nella sua lingua ».
Vidi nello schermo che Caterina rimase un pó
delusa; ma purtroppo, questa è la vita di un mago.
Anche se solo in sogno.
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