domingo, 18 de agosto de 2013

Sogno n.10 Il Mago anno 2006


Successe dopo aver assistito ad un strasmissione televisiva: La notte dei maghi; che trovai alcuanto noiosa e i presunti maghi, solo Ciarlatani.
Alle telefonate in arrivo, chiedevano: come si chiamava, quanti anni aveva e cosa voleva.
Tutto quello che un vero mago doveva sapere, senza chiederlo.
Così con quel pensiero, me ne andai al letto e la notte sognai di essere un vero mago.
Stavo vedendo la televisione nella trasmissione: La notte dei maghi e poco dopo presi il telefono e chiamai la sede del canale chiedendo di mettermi in contatto con la presentatrice.
Chi mi rispose al telefono, cercò delle scuse per non mettermi in contatto; al che, lo chiamai per nome: « Claudio, cerca di non fare il furbo con me, se non vuoi che telefoni a tua moglie raccontanto di come passi il tempo fuori casa con una certa Marcella. »
Claudio mi domandò chi ero, al che dissi: « Un mago, e come mago, conosco tutto di tutti. »
Venni messo in contatto con Caterina; la presentatrice del programma in corso.
Caterina mi chiese chi ero, le dissi: « Un mago, non il ciarlatano di colore scuro che si trova al suo fianco. »
Il mago in questione fece l’offeso; al che gli dissi che un vero mago non chiede il nome e l’età a chi telefona, lo dovrebbe conoscere al momento che riceve la telefonata.
Caterina volle da me una prova.
« Sotto il vestito, lei indossa una sottoveste rosa, la marca è Impromptu di taglia 38. »
Caterina rimase imbarazzata, non sapendo che dire, la salvò una telefonata in arrivo.
Come disse pronto, intervenni dicendo: « Si chiama Marianna, ha 63 anni e telefona da Ponte do Rol, il suo telefono è: 261.317.243 dica se è esatto? »
La Signora Marianna disse che era tutto esatto e volle sapere come avevo fatto.
Le risposi che ero un mago e se voleva, le avrei detto il nome di suo marito, l’età, la data del loro matrimonio e il nome e l’età dei suoi tre figli.
Caterina disse che probabilmente conoscevo quella donna e che sicuramente era stato precedentemente combinato tra noi.
Nonostante le proteste della signora Marianna, Caterina non le credette.
Dissi alla signora Marianna di continuare a guardare la televisione, di non essere nervosa e non mangiare le unghie.
Lei confermò il suo stato e che si stava rodendo le unghie.
Chiesi a Caterina di lasciare la sala, telefonare a chi voleva, chiedendo di richiamare in sala.
Mentre la presentatrice s’assentava, alcune persone del pubblico cominciarono a ridere, al che, chiesi al Cameramen di nome Mario Serra il quale si trovava sulla destra del pubblico (che non vedevo e conoscevo), di inquadrarmi gli spettatori e indicando una donna nel pubblico, dissi: « Para lì. Lei con il vestito castagno, la maglia color crema a collo alto e il giaccone nero in tessuto di lana al 60%, calza stivali Active Wear in pelle castagno chiaro taglia 38; quando ride gli si muove la dentiera. »
La donna in questione smise di ridere e si portò la mano destra alla bocca.
Tutti si ammutolirono.
Tornò Caterina e poco dopo squillò il telefono.
Voce di uomo: « Pronto! »
« Al telefono c’è il signor Augusto Francesco Gatto di Lisbona, nato a Val Formoso il 27 Maggio 1924, sposato con la signora Rosa Pigneiro nata a Foz do Sousa il 17 Agosto 1935, madre di quattro figli, Paolo, Giovanna, Andrea e Giuseppe. »
Mi fermai, chiedendo la conferma.
Tutto esatto.
« Allora, non mi dica che conosco suo zio? »
Caterina non poté dire nulla al contrario, ammise di non aver mai conosciuto un vero mago.
Volle sapere il mio nome e da dove chiamavo.
Inventai un nome di un mago: « Il mio nome è Merlino, da dove chiamo, non dal Portogallo, conosco il passato, presente e il futuro; che però non posso rivelare in anticipo. »
« E allora come può dimostrare, che conosce il futuro? »
« Posso scriverlo su una carta che si potra leggere solo quando lo dirò; se volete, ve ne posso dare una prova. Domani riceverete una lettera in cui vi rivelerò quello che vi accadrà fra una settimana a partire da oggi. »
Riattaccai il telefono interrompendo la comunicazione.
La sera seguente, nella stessa trasmissione, Caterina mostrò la lettera ricevuta sulla cui busta oltre il suo indirizzo, in stampatello, c’era scritto: Non aprire se non ve lo dico.
Probabilmente Caterina aveva avvertito il centralino telefonico perché al momento che chiamai, venni messo in collecamento con Caterina.
« Buona sera Caterina, oggi siete più elegante di ieri sera; non dirò quello che non si vede. Vedo che avete ricevuto la mia lettera; non c’è l’affrancatura, così non potete sapere da dove è partita. Ve l’ho fatta recapitare da un mio piccione viaggiatore. La potete aprire. Come vedete, contiene un foglio bianco. Ora rimettetelo nella busta che consegnerete al Notaio Manuele che verrà tra poco. La riavrete fra sei giorni e quando l’aprirete, invece del foglio bianco, troverete la conferma di quello che ho scritto ieri e che vi accadrà la mattina del giorno 8.»
Caterina fece quello che le avevo chiesto, consegnando la lettera al notaio e quando fece per chiedermi qualcosa, vide che avevo riattaccato.
La trasmissione continuò con la presentazione di altri maghi, che fecero i vari trucchi di magia che però non destarono grandi interessi tra il pubblico presente.
Così pure le sere successive.
Giunse la sera del giorno 8.
Caterina si presentò e con lei, c’era il Notaio, che le consegnò la lettera ricevuta la settimana anteriore; la mostrò al pubblico presente e a quelli che seguivano la trasmissione dalle proprie case, che la busta era chiusa, come era stata consegnata.
Caterina l’aprì e dopo aver letto il foglio che vi conteneva, mostrò il foglio che una settimana prima era bianco, scritto con una penna d’oca e con una calligrafia ben chiara; confermando quello che c’era scritto.
Quella mattina Caterina aveva ricevuto la visita del suo ex marito che le chiedeva una riappacificazione anche a nome dei loro due figli Massimo e Riccardo.
Caterina si rivolse a me che non avevo chiamato, ma che la stavo seguendo alla televisione.
« Ora credo veramente a quello che avevi detto la settimana passata, solo un
mago può conoscere il futuro. Avrei piacere, come lo avrebbe il pubblico se
potesse venire alla trasmissione in corso. »
Risposi telefonando.
« Nessuno conosce il mio volto, molti mi ascoltano, ma essendo molto ricercato: sia dalla polizia, che dalla malavita; chi per stringermi la mano, chi per stringermi il collo. Così preferisco restare invisibile. Chi ha bisogno del mio aiuto, può mettere un annuncio sul quotidiano che si trova anche  all’estero nel seguente modo: « Ho bisogno del tuo aiuto » unendo il proprio numero telefonico. Io guardo con l’internet, tutti i giornali del mondo e rispondo a tutti, ad ognuno nella sua lingua ».
Vidi nello schermo che Caterina rimase un pó delusa; ma purtroppo, questa è la vita di un mago.
Anche se solo in sogno.















                                                         








                                                                                                                                     


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