terça-feira, 27 de agosto de 2013

Sogno n.49 Lo Studioso anno 2010


Mi è sempre piaciuto studiare, conoscere cose che non conoscevo, così passai tanti anni a studiare.
Studiai fino a prendere la Laurea in Scenze Politiche, poi quella di Medicina, Fisica, Chimica e tutte quelle che potevo prendere.
Mi offrirono Cattedre, rifiutai sempre.
Insegnare, per me, era perdere tempo e il mio tempo era...Studiare, studiare e poi studiare.
Non ho mai cortegiato nessuna ragazza; il farlo, mi avrebbe preso il tempo e il mio tempo era...studiare, studiare e poi studiare.
Non mi sono mai sposato.
Fino a quando i miei genitori mi poterono sostenere agli studi, non mi preoccupai, quando non lo fecero più, invece di mettermi a lavorare, partecipai a concorsi a premi.
Non sempre vinsi, c’era sempre qualcosa che non sapevo.
Quello mi spronava a studiare.
Conoscevo tante lingue straniere.
Oltre a studiare, ma faceva piacere fare strani disegni e quandi li mostravo, mi sentivo dire: « Sembra un...»
Involontariamente, inventai tante cose che, oltre ai soldi, mi riempi-rono la casa.
In casa mia era tutto automatico, tutto inventato da me e costruito da altri.
Quando mi dovevo alzare la mattina, se non sentivo la sveglia, due braccia mi toglievano le lenzuola e un altra mi spingeva fuori dal letto e se stavo ancora dormendo (in piedi) venivo accompagnato sotto la doccia e un getto di acqua gelata, mi svegliava del tutto.
Lavato e asciugato tornavo in camera dove i miei vestiti erano pronti, lavati e stirati.
In cucina la caffettiera aveva preparato il caffè e la lattiera, il latte.
Dal tostapane erano uscite due fette di pane e nel piattino erano state imburrate.
Nello studio c’era una voce che mi diceva: « Devi studiare questo. »
Sulla scrivania c’erano i libri che mi servivano.
Facevo concorsi a premi, non per vincere soldi, ma per vedere, fino a che punto era il mio sapere.
C’era sempre qualcosa che non sapevo.
Come in un concorso mi chiesero della mia professione; risposi:
« Sono uno studioso. »
« Studioso di che? »
« Di tutto? », e mostravo il portatessere con una infinità di Laure.
Ad una domanda: « Quando fu ucciso il Re...? »
Risposi: « Il 18 Aprile 1879 ».
Sbagliai di un anno, era stato il 1878.
Non me la presi.
Ero uno studioso, ma non sapevo tutto, altrimenti avrei smesso di studiare.
Alle volte venivo invitato a qualche Opera di carità, dove gratuitamente davo prova della mia intelligenza.
Prima di cominciare, dicevo sembre: « Sono uno studioso, sò tante cose; ma non tutto.
Ma era solo un sogno.

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