Mi è sempre
piaciuto studiare, conoscere cose che non conoscevo, così passai tanti anni a
studiare.
Studiai fino a
prendere la Laurea
in Scenze Politiche, poi quella di Medicina, Fisica, Chimica e tutte quelle che
potevo prendere.
Mi offrirono Cattedre, rifiutai sempre.
Insegnare, per
me, era perdere tempo e il mio tempo era...Studiare, studiare e poi studiare.
Non ho mai
cortegiato nessuna ragazza; il farlo, mi avrebbe preso il tempo e il mio tempo
era...studiare, studiare e poi studiare.
Non mi sono mai sposato.
Fino a quando i
miei genitori mi poterono sostenere agli studi, non mi preoccupai, quando non
lo fecero più, invece di mettermi a lavorare, partecipai a concorsi a premi.
Non sempre vinsi, c’era sempre qualcosa che non sapevo.
Quello mi spronava a studiare.
Conoscevo tante
lingue straniere.
Oltre a studiare,
ma faceva piacere fare strani disegni e quandi li mostravo, mi sentivo dire: «
Sembra un...»
Involontariamente, inventai tante cose che, oltre ai
soldi, mi riempi-rono la casa.
In casa mia era
tutto automatico, tutto inventato da me e costruito da altri.
Quando mi dovevo
alzare la mattina, se non sentivo la sveglia, due braccia mi toglievano le
lenzuola e un altra mi spingeva fuori dal letto e se stavo ancora dormendo (in
piedi) venivo accompagnato sotto la doccia e un getto di acqua gelata, mi
svegliava del tutto.
Lavato e
asciugato tornavo in camera dove i miei vestiti erano pronti, lavati e stirati.
In cucina la
caffettiera aveva preparato il caffè e la lattiera, il latte.
Dal tostapane
erano uscite due fette di pane e nel piattino erano state imburrate.
Nello studio
c’era una voce che mi diceva: « Devi studiare questo. »
Sulla scrivania
c’erano i libri che mi servivano.
Facevo concorsi a
premi, non per vincere soldi, ma per vedere, fino a che punto era il mio
sapere.
C’era sempre
qualcosa che non sapevo.
Come in un concorso
mi chiesero della mia professione; risposi:
« Sono uno
studioso. »
« Studioso di
che? »
« Di tutto? », e
mostravo il portatessere con una infinità di Laure.
Ad una domanda: «
Quando fu ucciso il Re...? »
Risposi: « Il 18 Aprile
1879 ».
Sbagliai di un
anno, era stato il 1878.
Non me la presi.
Ero uno studioso,
ma non sapevo tutto, altrimenti avrei smesso di studiare.
Alle volte venivo
invitato a qualche Opera di carità, dove gratuitamente davo prova della mia
intelligenza.
Prima di
cominciare, dicevo sembre: « Sono uno studioso, sò tante cose; ma non tutto.
Ma era solo un
sogno.
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