domingo, 18 de agosto de 2013

Sogno n.17 La voce anno 2007

 
Quando in Algarve (Portogallo) rapirono una ragazzina inglese, tutti si diedero da fare; polizia, investigatori, informatori e giornalisti.
Il tempo passò, ma di Madaleine, nessuna traccia.
La cercarono in Portogallo, in Spagna, in Francia, in Tunisia e altri posti cui veniva segnalata, conclusione...niente.
Mi faceva una rabbia, non poter fare nulla per aiutare quella famiglia.
Un giorno stavo scrivendo al computer quando mi venne un’idea.
Aprii la pagina dell’internet alla voce Google e scrissi: « Dove si trova Madaleine la bambina rapita? »
E nel visore apparve un posto: Cascais – Rua da Junqueira 32.
Vero o falso?
L’unica cosa da fare fu, informare la polizia.
Chiamai  il 112 e alla telefonista dissi: « Ho una notizia certa, sò dove stà la bambina rapita in Argarve. »
« Chi parla? Mi dica il suo nome e indirizzo, » rispose qualcuno.
« La bambina si trova a Cascais na Rua da Junqueira 32 » e riattaccai.
Quel giorno non ci furono nuove notizie, ma il giorno seguente al telegiornale trasmisero la notizia.
La polizia dietro una informazione, si era recata con uno stuolo di giornalisti a Cascais all’indirizzo che avevo dato, ma trovarono un appartamento vuoto, e tracce della presenza di qualcuno che aveva preferito non aspettare l’arrivo della polizia.
Avevo immaginato che sarebbe finita così.
Teclai di nuovo alla Google chiedendo nuove notizie.
Sul visore apparve Lisbona – Rua das Pretas n.20 r/c D n.2.
Scrissi su un foglio l’indirizzo e nel teclato scrissi: « Chi è il poliziotto meno cretino? »
Apparve Roberto Villa e il numero del suo cellulare.
Lo chiamai, alla sua voce dissi: « Ispettore Roberto Villa? »
« Sono io, chi parla? » e ... pensai, a quanto pare, tutti i poliziotti sono uguali.
« Non posso dire il mio nome, qualcuno mi ha fatto il suo nome, dicendo che lei è più in gamba degli altri colleghi. L’altro ieri avevo telefonato alla polizia dando il recapito del posto dove tenevano la bambina inglese rapita. Loro prima di muoversi hanno divulgato la notizia ai quattro venti e quando sono arrivati sul posto, i rapitori e la bambina erano andati via. Ho il nuovo indirizzo; non mi chieda da chi l`ho avuto, perchè non lo posso rivelare, se lei si muove senza spagliare la notizia e non facendo troppo rumore, andrà tutto bene. La rapita si trova a Lisbona in Rua das Pretas al n.20 r/c D n.2, c’è una coppia brasilera, il loro nomi sono Paula e Antonio, lui è armato ed ha dei precedenti di rapimenti di minori; se sta fuori, lo è grazie ai loro clienti. Dopo averla trovata, potete divulgare la notizia. Se qualcuno volesse sapere come l’avete scoperta, potete dire: « È stata una voce. » e riattaccai.
La notizia di questo nuovo informatore della polizia fece scalpore, i giornalisti si agitarono, volevano conoscere l’informatore, sui giornali scrivevano cose inverosimili su di me; che facevo parte della malavita, del gruppo dei rapitori ecc. ecc.
Da quel giorno, ogni rapina, omicidio o sequestro, l’ispettore Villa lo risolveva con il mio aiuto.
Se la cosa poteva andare per la gente onesta, per quella disonesta nò.
Tutti volevano la mia testa.
I telefoni di Villa erano tenuti sotto controllo, ed io dovevo inventare molti sottorfugi per comunicare con lui.
Un giorno tramite il compiuter venni a sapere che la famiglia di Villa stava passando dei problemi.
Avevano una figlia malata e solo una operazione molto costosa poteva salvarla.
Si era messo in contatto con l’Ispettore un pezzo grosso della politica che prometteva l’aiuto finanziario, in cambio del nome  dell’informatore.
Villa era onesto, ma era combattuto tra l’onestà e la famiglia.
Saputo il telefono di casa, chiamai quando lui era in ufficio.
Mi rispose una donna.
Chiesi: « È la signora Maria? ».
Alla risposta affermativa dissi: « Ho saputo che avete una figlia malata che ha bisogno di essere operata in America e che non avendo tutti quei soldi, avete ricevuto una proposta di aiuto da parte del Deputato Nerula, posso darvi  la possibilità di avere quei soldi senza bisogno dell’aiuto del Deputato ».
« E come? » disse la signora Maria.
« Tramite la Santa Casa della Misericordia e cioè con l’Euromilioni. »
La signora Maria disse: « Ci ho provato tante volte, ma non ho mai vinto. »
« Con i numeri che vi darò, vedrete che vincerete. Però non dite a nessuno, né a vostro marito da chi avete ricevuto i numeri. I numeri sono 3 – 6 – 17 – 25 – 35 – e le stelle sono: 7 e 9. li avete segnati? Andrete dove giocate spesso e direte di aver avuto i numeri in un sogno, fate in modo che vi sentano bene, oggi è venerdì, fate a tempo per giocare ».
Il venerdì sera furono estratti quei numeri.
Ma non vinse solo la signora Maria ma, anche la gestora del caffè e una signora amica; comunque anche se non vinse molto, erano più che sufficiente per l’operazione.
Con quei soldi non ebbero bisogno dell’aiuto del Deputato e il segreto della Voce, rimase un segreto.
Fu un bel sogno.























                                       




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