Dopo aver sentito mia moglie parlare di Atlantide (Continente scomparso) di
cui ne abbiamo fatto una discussione in merito a chi l’aveva popolato e che io
asserivo che erano stati gli extraterrestri; durante la notte ho sognato di
discendere dagli antichi extraterrestri e mi sono visto far parte di uno dei
tanti equipaggi alla ricerca di un pianeta ricco di minerali preziosi.
Lontano nel tempo e nello spazio un pianeta simile alla Terra di nome
Plinio, fu minacciato dal surriscaldamento globale.
Sì perché; il contenuto aureo dell’atmosfera del mio pianeta (Plinio) si stava
esaurendo e l’unico strumento per protegere l’atmosfera dai distruttivi raggi
solari era l’oro.
Le particelle d’oro servivano per creare uno scudo di protezione delle
fonti eccessive di calore provenienti dal Sole.
Gli abitanti di Plinio si misero ad esplorare lo spazio in cerca di una
fonte alternativa.
Dopo lunghe ricerche su altri pianeti; scoprirono che la Terra era ricco di
questo minerale e pensarono di sfruttarlo mandando delle navicelle con operai
minatori.
I primi a scendere sulla Terra non furono bel accetti, anche perché
trovarono i terrestri allo stato selvaggio che non capivano quello che gli alieni
volevano; scambiandoli per invasori dei loro territori.
Così mandarono dei sapienti scortati da soldati armati con armi che non
uccidevano ma che lasciavano come morti quelli che venivano colpiti.
Quando sbarcarono dalle loro navicelle; aspettarono di essere assaliti e
con le loro armi ricacciarono gli assaltanti provocando diverse perdite.
Gli uomini primitivi non potendo far fronte alla potenza degli invasori, si
ritirarono nelle caverne aspettando delle occasioni loro favorevoli.
A quel punto si presentarono i sapienti che spiegarono loro che erano in
grado di far resuscitare i morti.
Quando le famiglie degli uomini primitivi videro tornare gli uomini caduti
in battaglia, pensarono che i sapienti erano dei Dei scesi sulla Terra anche se
non conoscevano i loro scopi.
Un pó di fantasia; bastò loro dire che erano venuti sulla terra a catturare
il male che si annidava nelle profondità della Terra.
Questo fece sì che i primitivi lasciarono i minatori facessero il loro
lavoro indisturbati.
Quando poi; con il passare degli anni presero confidenza tra loro, si
scambiarono, gli uomini alieni ebbero dei contatti sessuali con le donne
terrestre e gli uomini terrestri ebbero contatti con le donne aliene.
Il ricavato di queste unioni, fecero nascere degli incroci diversi da
quelli antichi.
Con il passare dei millenni; il genere umano era formato più da incroci di
razze aliene che da incroci di razze umane.
Durante la nostra permanenza, costruimmo opere megalitiche e monumentali
che ci facevano ricordare quelle che avevamo lasciato sul nostro pianeta.
Quando si sparse la voce che sul pianeta Terra c’erano metalli preziosi; ci
fu una corsa per impadronirsi di quelle risorse e spesso avvenivano dei scontri
intergalattici e anche nell’atmostera terrestre che a detta degli antichi erano
le stelle che si scontravano tra loro; provocando sulla Terra spesso piogge di
fuoco.
Come nella Bibbia si legge di due città distrutte da Dio con una pioggia di
fuoco.
Gli extraterrestri di altri pianeti scesero in altri posti della Terra come
nell’antica Mesopotania all’epoca dei Sumeri.
Erano abitanti del pianeta Nibiru ed erano chiamati Anunnaki.
Gli Anannaki avrebbero avuto un ruolo importante nella evoluzione della
civilt*a umana e in particolare di quella sumerica.
I signori di Nibiru, sin dall’antichità, sarebbero scesi sulla Terra per
sfruttare le risorse
minerarie del pianeta.
All’inizio furono inviate sonde automatiche per verificare l’abitabilità
del pianeta Terra.
Quando il pianeta Nibiru giunse nel punto della sua orbita più vicina alla
Terra, fu inviata una prima spedizione umana capeggiata da Enlil, un nome che
ricorre spesso nella mitologia dei Sumeri.
I luoghi scelti furono la Valle del Nilo, la Valle dell’Indo e la
Mesopotania.
Il sottosuolo mesopotamico, in particolare, era ricco di petrolio ed era
possibile ottenere combustibile e fonti di energia per le strutture installate;
il terreno pianeggiante favoriva la costruzione di veri e propri campi di
atterraggio.
I “visitatori” fondarono le prime città e costruirono dei veri e propri
luoghi di lavorazione dei prodotti minerali a loro utili.
I nomi delle prime città sumeriche rivelano la funzione del Sumer come
territorio di scambio o come base per le operazioni a terra degli “Dei” e degli
“dei minori”: Bad. Tibira era il “luogo luminoso dove viene lavorato il
minerale grezzo”;
La.ra.ak “Luce splendente da vedere” era un fuoco sempre acceso come faro,
sal quale si orientavano le navi spaziali in fase di atterraggio;
Sippar “Città degli uccelli” era l’aereoporto spaziale;
Shu.rup.pak “Luogo del massimo
benessere” era il centro della medicina.
Enlil stesso fondò Nibru.ki “posto di Nibiru sulla Terra” come sede di
rappresentanza.
A modificare gli eventi in modo inesperato giunse una catastrofe ricordata
in tutte le mitologie del mondo come il Diluvio Universale.
La causa di questo evento fu, uno slittamento della massa di ghiaccio delle
calotte polari che provocò un’ondata tale da sommergere interi paesi costieri e
l’entroterra di numerosi continenti.
Tutto ciò che gli Anunnaki avevano costruito venne distrutto nell’arco di
pochi mesi durante quella gigantesca inondazione.
Gli alieni non fecero alcunché per salvare l’umanità, limitandosi a mettere
in salvo loro stessi decollando a bordo delle astronavi.
Nel territorio dell’antico Egitto sbarcarono degli extraterrestri di nome
Grigi (non sò se era il loro vero nome o lo era la loro pelle di color grigio).
I Grigi conosciuti anche come Alieni di razza Alfa, provenivano da un
pianeta di nome Zeta Reticuli; questo pianeta era vicino alla stella Bernard
(nome dato dallo scopritore di tale stella) che fa parte del sistema di Orione.
Erano comandati dal Grigio Ptah-Hotep.
I Grigi venivano descritti generalmente come umanoidi di bassa statura (1
metro/ 1 e 20 cm), snelli, completamente pelati e di pelle grigia (da cui il
nome), con grandi teste, enormi occhi a mandorla ricoperti da una membrana nera
che servirebbe a protegerli dall’intensa luce solare del loro pianeta e piccole
bocche, prive di labbra, braccia lunghe e quattro dita. Di solito indossavano
tute aderenti di tipo spaziale con alte caratteristiche di resistenza.
I Grigi erano come macchine, non provano sentimenti. Non conoscono l’amore, la paura e l’odio. Erano una
razza extraterrestre
intelligente, con poteri paranormali, quali la Telecinesi e la
telepatia.
Furono loro a invadere l’antico Egitto e costrinsero gli egiziani a
lavorare per loro, estraendo l’oro che veniva poi mandato nel loro pianeta.
Fu grazie a loro che furono costruite le Piramidi di Giza.
I Grigi utilizzarono le Piramidi come strumento di navigazione astrale e
come piattaforme di atterraggio per le loro potenti astronavi.
A Saqqara nell’attuale Egitto, all’interno della tomba risalente alla
quinta dinastia, è stata trovata la tomba del Grigio Ptah-Hotep.
Nelle pareti della tomba sono state rilevate immagini che raffigurano:
servi che donano
cibo all’alieno Ptah-Hotep.
Il sarcofago nella grande Piramide è stato tagliato con una tale precisione
che oggi neanche la tecnologia laser potrebbe riprodurne una copia.
Nelle travi del soffitto della tomba, sono stati trovati disegni che
mostrano: un elicottero, un sottomarino, un aereo e un aliscafo.
Come nella Mesopotania e in tanti altri luoghi, anche l’Egitto fu colpito
dall’innondazione che costrinse i Grigi ad abandonare il territorio da loro
occupato.
Come anche noi Pliniani dovemmo lasciare l’America Latina con tutto quello
che avevamo costruito durante la nostra permanenza.
Ci saremmo ritornati quando le cose si sarebbero normalizzate.
Ma poi non ci tornammo, perché...mi sono svegliato.
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