sábado, 7 de setembro de 2013

Sogno n.95 L'Extraterrestre anno 2013

 
Dopo aver sentito mia moglie parlare di Atlantide (Continente scomparso) di cui ne abbiamo fatto una discussione in merito a chi l’aveva popolato e che io asserivo che erano stati gli extraterrestri; durante la notte ho sognato di discendere dagli antichi extraterrestri e mi sono visto far parte di uno dei tanti equipaggi alla ricerca di un pianeta ricco di minerali preziosi.
Lontano nel tempo e nello spazio un pianeta simile alla Terra di nome Plinio, fu minacciato dal surriscaldamento globale.
Sì perché; il contenuto aureo dell’atmosfera del mio pianeta (Plinio) si stava esaurendo e l’unico strumento per protegere l’atmosfera dai distruttivi raggi solari era l’oro.
Le particelle d’oro servivano per creare uno scudo di protezione delle fonti eccessive di calore provenienti dal Sole.
Gli abitanti di Plinio si misero ad esplorare lo spazio in cerca di una fonte alternativa.
Dopo lunghe ricerche su altri pianeti; scoprirono che la Terra era ricco di questo minerale e pensarono di sfruttarlo mandando delle navicelle con operai minatori.
I primi a scendere sulla Terra non furono bel accetti, anche perché trovarono i terrestri allo stato selvaggio che non capivano quello che gli alieni volevano; scambiandoli per invasori dei loro territori.
Così mandarono dei sapienti scortati da soldati armati con armi che non uccidevano ma che lasciavano come morti quelli che venivano colpiti.
Quando sbarcarono dalle loro navicelle; aspettarono di essere assaliti e con le loro armi ricacciarono gli assaltanti provocando diverse perdite.
Gli uomini primitivi non potendo far fronte alla potenza degli invasori, si ritirarono nelle caverne aspettando delle occasioni loro favorevoli.
A quel punto si presentarono i sapienti che spiegarono loro che erano in grado di far resuscitare i morti.
Quando le famiglie degli uomini primitivi videro tornare gli uomini caduti in battaglia, pensarono che i sapienti erano dei Dei scesi sulla Terra anche se non conoscevano i loro scopi.
Un pó di fantasia; bastò loro dire che erano venuti sulla terra a catturare il male che si annidava nelle profondità della Terra.
Questo fece sì che i primitivi lasciarono i minatori facessero il loro lavoro indisturbati.
Quando poi; con il passare degli anni presero confidenza tra loro, si scambiarono, gli uomini alieni ebbero dei contatti sessuali con le donne terrestre e gli uomini terrestri ebbero contatti con le donne aliene.
Il ricavato di queste unioni, fecero nascere degli incroci diversi da quelli antichi.
Con il passare dei millenni; il genere umano era formato più da incroci di razze aliene che da incroci di razze umane.
Durante la nostra permanenza, costruimmo opere megalitiche e monumentali che ci facevano ricordare quelle che avevamo lasciato sul nostro pianeta.
Quando si sparse la voce che sul pianeta Terra c’erano metalli preziosi; ci fu una corsa per impadronirsi di quelle risorse e spesso avvenivano dei scontri intergalattici e anche nell’atmostera terrestre che a detta degli antichi erano le stelle che si scontravano tra loro; provocando sulla Terra spesso piogge di fuoco.
Come nella Bibbia si legge di due città distrutte da Dio con una pioggia di fuoco.
Gli extraterrestri di altri pianeti scesero in altri posti della Terra come nell’antica Mesopotania all’epoca dei Sumeri.
Erano abitanti del pianeta Nibiru ed erano chiamati Anunnaki.
Gli Anannaki avrebbero avuto un ruolo importante nella evoluzione della civilt*a umana e in particolare di quella sumerica.
I signori di Nibiru, sin dall’antichità, sarebbero scesi sulla Terra per sfruttare le risorse
minerarie del pianeta.
All’inizio furono inviate sonde automatiche per verificare l’abitabilità del pianeta Terra.
Quando il pianeta Nibiru giunse nel punto della sua orbita più vicina alla Terra, fu inviata una prima spedizione umana capeggiata da Enlil, un nome che ricorre spesso nella mitologia dei Sumeri.
I luoghi scelti furono la Valle del Nilo, la Valle dell’Indo e la Mesopotania.
Il sottosuolo mesopotamico, in particolare, era ricco di petrolio ed era possibile ottenere combustibile e fonti di energia per le strutture installate; il terreno pianeggiante favoriva la costruzione di veri e propri campi di atterraggio.
I “visitatori” fondarono le prime città e costruirono dei veri e propri luoghi di lavorazione dei prodotti minerali a loro utili.
I nomi delle prime città sumeriche rivelano la funzione del Sumer come territorio di scambio o come base per le operazioni a terra degli “Dei” e degli “dei minori”: Bad. Tibira era il “luogo luminoso dove viene lavorato il minerale grezzo”;
La.ra.ak “Luce splendente da vedere” era un fuoco sempre acceso come faro, sal quale si orientavano le navi spaziali in fase di atterraggio;
Sippar “Città degli uccelli” era l’aereoporto spaziale;
 Shu.rup.pak “Luogo del massimo benessere” era il centro della medicina.
Enlil stesso fondò Nibru.ki “posto di Nibiru sulla Terra” come sede di rappresentanza.
A modificare gli eventi in modo inesperato giunse una catastrofe ricordata in tutte le mitologie del mondo come il Diluvio Universale.
La causa di questo evento fu, uno slittamento della massa di ghiaccio delle calotte polari che provocò un’ondata tale da sommergere interi paesi costieri e l’entroterra di numerosi continenti.
Tutto ciò che gli Anunnaki avevano costruito venne distrutto nell’arco di pochi mesi durante quella gigantesca inondazione.
Gli alieni non fecero alcunché per salvare l’umanità, limitandosi a mettere in salvo loro stessi decollando a bordo delle astronavi.
Nel territorio dell’antico Egitto sbarcarono degli extraterrestri di nome Grigi (non sò se era il loro vero nome o lo era la loro pelle di color grigio).
I Grigi conosciuti anche come Alieni di razza Alfa, provenivano da un pianeta di nome Zeta Reticuli; questo pianeta era vicino alla stella Bernard (nome dato dallo scopritore di tale stella) che fa parte del sistema di Orione.
Erano comandati dal Grigio Ptah-Hotep.
I Grigi venivano descritti generalmente come umanoidi di bassa statura (1 metro/ 1 e 20 cm), snelli, completamente pelati e di pelle grigia (da cui il nome), con grandi teste, enormi occhi a mandorla ricoperti da una membrana nera che servirebbe a protegerli dall’intensa luce solare del loro pianeta e piccole bocche, prive di labbra, braccia lunghe e quattro dita. Di solito indossavano tute aderenti di tipo spaziale con alte caratteristiche di resistenza.
I Grigi  erano  come  macchine,  non  provano  sentimenti.  Non conoscono l’amore, la paura e l’odio.  Erano  una  razza  extraterrestre  intelligente, con poteri paranormali, quali la Telecinesi e la telepatia.
Furono loro a invadere l’antico Egitto e costrinsero gli egiziani a lavorare per loro, estraendo l’oro che veniva poi mandato nel loro pianeta.
Fu grazie a loro che furono costruite le Piramidi di Giza.
I Grigi utilizzarono le Piramidi come strumento di navigazione astrale e come piattaforme di atterraggio per le loro potenti astronavi.
A Saqqara nell’attuale Egitto, all’interno della tomba risalente alla quinta dinastia, è stata trovata la tomba del Grigio Ptah-Hotep.
Nelle pareti della tomba sono state rilevate immagini che raffigurano: servi che donano
cibo all’alieno Ptah-Hotep.
Il sarcofago nella grande Piramide è stato tagliato con una tale precisione che oggi neanche la tecnologia laser potrebbe riprodurne una copia.
Nelle travi del soffitto della tomba, sono stati trovati disegni che mostrano: un elicottero, un sottomarino, un aereo e un aliscafo.
Come nella Mesopotania e in tanti altri luoghi, anche l’Egitto fu colpito dall’innondazione che costrinse i Grigi ad abandonare il territorio da loro occupato.
Come anche noi Pliniani dovemmo lasciare l’America Latina con tutto quello che avevamo costruito durante la nostra permanenza.
Ci saremmo ritornati quando le cose si sarebbero normalizzate.
Ma poi non ci tornammo, perché...mi sono svegliato.


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