domingo, 1 de setembro de 2013

Sogno n.63 Non tutto, ma..., di tutto un poco anno 2011


Grazie ai soldi di uno zio americano (vedi: La lettera del notaio) che mi lasciò in  eredità, volli risolvere; La Crise Economica del mondo; dando lavoro a tutti quelli che...volevano lavorare.
Chi lavorava alle mie dipendenze, non guadagnava molto, ma davo loro il modo; di vivere, spendendo poco.
Come? direte voi.                                                                                                   Aprendo o riaprendo molte fabbriche, assumendo, nuovi e vecchi lavoratori, costruendo case e negozi, con i materiali delle mie fabbriche e allestendoli con prodotti, provenienti da tutto il mondo, dalle mie fabbriche.                                        Ad esempio; il Italia, tutto quello che era prodotto, era esportato in tutte le case e negozi che mi appartenevano.                                                                                    Le case e i negozi; in Italia erano riforniti dalle mie fabbriche sparse in tutto il mondo.                                                                                                                La catena dei miei negozi, aveva come insegna: Non Tutto...ma di Tutto un pó. Ovvero: un negozio alimentare aveva prodotti alimentari stranieri che costavano meno di quelli nazionali; così (senza l’obbligo), tutti potevano provare, i prodotti alimentari che non sempre potevano trovare negli altri negozi di altre imprese.   Le case o gli appartamenti, costavano di meno, perché erano costruite con i materiali provenienti dalle mie fabbriche.                                                                         Gli impiegati dei vari negozi o fabbriche, non si dovevano preoccupare, se, i prodotti non si vendevano; alla fine del mese, ricevevano  sempre, il loro salario.                Alla fine di ogni anno, si vedeva come erano andate le cose; se in positivo o in negativo.                                                                                                           Se in positivo, ognuno riceveva una gratifica.                                                            Se in negativo, non ricevevano nessuna gratifica (oltre al salario pattuito), sulla base del loro lavoro.                                                                                                      Da un minimo di 500 Euro, a un massimo di 10.000.                                                 È vero che, c’era chi pagava più di me, ma, io garantivo la sicurezza.                           Oltre a fabbriche e negozi, c’erano: scuole e ospedali, che erano gratuiti a tutti quelli che lavoravano alle mie dipendenze.                                                  
Peccato fosse stato solo un sogno, lo capii quando mi sono svegliato.

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