Grazie ai soldi di uno zio americano (vedi: La lettera del notaio) che mi
lasciò in eredità, volli risolvere; La
Crise Economica del mondo; dando lavoro a tutti quelli che...volevano lavorare.
Chi lavorava alle mie dipendenze, non guadagnava molto, ma davo loro il
modo; di vivere, spendendo poco.
Come? direte voi. Aprendo o riaprendo molte
fabbriche, assumendo, nuovi e vecchi lavoratori, costruendo case e negozi, con
i materiali delle mie fabbriche e allestendoli con prodotti, provenienti da
tutto il mondo, dalle mie fabbriche. Ad esempio; il Italia, tutto quello che
era prodotto, era esportato in tutte le case e negozi che mi appartenevano. Le case e i negozi; in Italia
erano riforniti dalle mie fabbriche sparse in tutto il mondo. La catena dei miei negozi, aveva
come insegna: Non Tutto...ma di Tutto un pó. Ovvero: un negozio alimentare
aveva prodotti alimentari stranieri che costavano meno di quelli nazionali;
così (senza l’obbligo), tutti potevano provare, i prodotti alimentari che non
sempre potevano trovare negli altri negozi di altre imprese. Le case
o gli appartamenti, costavano di meno, perché erano costruite con i materiali
provenienti dalle mie fabbriche. Gli impiegati dei vari
negozi o fabbriche, non si dovevano preoccupare, se, i prodotti non si
vendevano; alla fine del mese, ricevevano
sempre, il loro salario.
Alla fine di ogni anno, si vedeva come erano andate le cose; se in
positivo o in negativo. Se in positivo, ognuno riceveva
una gratifica. Se in negativo, non ricevevano
nessuna gratifica (oltre al salario pattuito), sulla base del loro lavoro. Da un minimo di 500 Euro,
a un massimo di 10.000. È vero che, c’era chi pagava più
di me, ma, io garantivo la sicurezza. Oltre a fabbriche e negozi,
c’erano: scuole e ospedali, che erano gratuiti a tutti quelli che lavoravano
alle mie dipendenze.
Peccato fosse stato solo un sogno, lo capii quando mi sono svegliato.
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